PROFILO PERSONOLOGICO G.A.P.

Che si possa essere dipendenti da un comportamento come il gioco d’azzardo allo stesso modo in cui si può essere dipendenti da una sostanza rimane peraltro questione molto controversa. Nel DSM-5 1 l’APA ha, almeno in parte, basato la decisione di inserire il gambling patologico tra i disturbi da uso di sostanze facendo riferimento a dati recenti secondo i quali i gambler presentano alcune alterazioni biochimiche simili a quelle dei tossicodipendenti da sostanze, e sia questi sia i giocatori d’azzardo patologici traggono beneficio dalla terapia di gruppo e da una graduale disassuefazione.

Il profilo personologico del giocatore d’azzardo patologico non sembra possedere caratteri particolarmente specifici, mentre sono evidenziabili alcuni tratti a comune con altri tipi di dipendenza, quali:

•             elevata impulsività,

•             ridotta resistenza allo stress,

•             facilità al discontrollo,

•             bassa autostima,

•             sentimenti di solitudine,

•             deficit cognitivi con difficoltà di concentrazione,

•             dimensioni presenti nell’area borderline, narcisistica e antisociale. 

I giochi che sembrano indurre dipendenza in modo più rapido sono quelli che consentono la maggiore ‘prossimità’ spazio-temporale tra scommessa e premio, quali ad esempio slot-machine, gratta e vinci, roulette. Entrambi i sessi possono essere colpiti: nella donna si nota un picco tra i 40 e i 50 anni, mentre nell’uomo si hanno due picchi significativi, il primo in età giovanile (intorno ai 20 anni) il secondo intorno ai 40 anni.

I commenti sono chiusi.