ORTORESSIA

ORTORESSIA

L’ortoressia (dal greco orthos-corretto e orexis-appetito) è stata descritta per la prima volta dal dietologo Steve Bratman nel 1997 e poi sistematizzata nel 2000 69 sulla base di un Questionario composto da 10 item

IL QUADRO CLINICO

Il quadro clinico si caratterizza per la presenza di una ideazione prevalente sul controllo del regime alimentare, sulla scelta del cibo e sulle sue caratteristiche (dando l’assoluta priorità a cibi ritenuti ‘sani’, quali agricoltura biologica o similari), ricollegabile non solo al timore di andare incontro a un aumento ponderale, ma, e soprattutto, di costruire una condotta nutrizionale che sia in grado di permettergli il raggiungimento di un ‘perfetto’ stato di salute.

L’ortoressico tende a isolarsi progressivamente in un proprio stile esistenziale standardizzato e dettato esclusivamente da regole precise e imprescindibili collegate al controllo della condotta alimentare, difendendosi e chiudendo la comunicazione con chi non comprende le sue scelte o non condivide in pieno le sue idee. Vive in uno stato di tensione continua, che ‘supera’ con la convinzione che le sue scelte siano assolutamente le uniche giuste. Anche se il disturbo può presentarsi a vari livelli di intensità, è possibile il verificarsi una progressiva distorsione del contenuto del pensiero tale che il soggetto può divenire progressivamente inaccessibile alla critica, strutturando una modalità di pensiero psicotica.

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