• centralità: nella vita del sex-addicted la sessualità ricopre un ruolo preminente; il soggetto indirizza la sua esistenza in relazione alla possibilità di appagare i desideri sessuali che sa di non potere controllare. Vi è una ricerca continua di situazioni a carattere sessuale, in grado di stimolare il desiderio o dare occasioni per comportamenti sessuali. In un primo momento la condotta sessuale attenua il malessere legato agli stati disforici presenti, ma poi subentrano sensi di colpa, depressione, vergogna, che fortificano la condotta sessuale. La vergogna spinge a chiudersi in sé, nascondendo agli altri i suoi impulsi e le sue condotte, isolandosi sempre più e deteriorando la qualità della vita, attivando il circolo della vergogna che rinforza la dipendenza ;
• pervasività: le condotte sessuali tendono a estendersi a tutti i piani (mentali e pratici) dell’esistenza;
• alterato rapporto tra obiettivi e conseguenze: il soggetto orienta le scelte in base a un’alterata gerarchia di valori e priorità proprio perché pone al centro dell’interesse il soddisfacimento dei suoi appetiti sessuali e sottostima o ignora le conseguenze devastanti per sé e/o per gli altri;
• incapacità di astenersi malgrado le conseguenze dannose: in una percezione distorta della realtà, l’individuo può arrivare a negare tali conseguenze rivelando impossibilità di gestire i propri impulsi;
• compulsività: i comportamenti sessuali non sono diretti a procurare piacere, ma a ridurre l’ansia e la sofferenza 44 45;
• incapacità di controllare l’impulso sessuale: l’istinto sessuale è presente con elevata frequenza e intensità e la persona è incapace di resistere al suo soddisfacimento;
• tolleranza (crescente frequenza delle condotte dipendenti e aumento degli stimoli volti ad attivare il comportamento) e astinenza (sintomi astinenziali, quali instabilità e labilità emotiva, irritabilità, reattività, in caso di impossibilità di espletare il comportamento sessuale)
Per approfondire: