Stiamo parlando, per esempio, della dipendenza dal gioco, della dipendenza dai social network, della dipendenza da internet, della dipendenza dalla pornografia, della dipendenza dall’eccesso di informazione, ecc.
E a queste nuove droghe che, detto per inciso, non sostituiscono quelle “vecchie”, dedichiamo questo sito, proponendo contestualmente un lavoro di squadra.
Finalità di questa esperienza di comunicazione sociale è infatti anche quello di promuovere la cultura dell’interdipendenza,
Il presupposto su cui si fonda tale proposta è che il fenomeno delle dipendenze comportamentali non è affrontabile inseguendo le sue molteplici espressioni, ma riconoscendone la radice comune nella frammentazione educativa, nella dispersione sociale e nella mancanza di contesti formativi al passo coi tempi.
Ne discende la necessità di promuovere occasioni di sana aggregazione e di contrasto alla solitudine e all’esasperato individualismo/narcisismo che caratterizza sempre più la nostra società.
Il lavoro di squadra diventa allora, anche in questo caso,, il modus operandi della proposta «INSIEME PER NON DIPENDERE PIU’» che mette a disposizione dei destinatari intermedi (gruppi, associazioni, formatori, operatori della comunicazione, ecc. ) e dei destinatari finali: occasioni aggregative per progettare, organizzare, promuovere insieme, attività di comunicazione, improntate alla responsabilità sociale e all’autoaiuto.
Sullo sfondo, l’obiettivo di far crescere il “capitale sociale”, ovvero la creazione di beni relazionali.
Infatti, il capitale prodotto dalla comunicazione sociale consiste nel patrimonio collettivo che si viene a creare attraverso lo scambio, il confronto aperto tra opinioni, modi di sentire, convinzione non necessariamente omogenee.